“Dirò parole appena per fermarti, sull’unico confine che scompare.”
In psicoterapia ci si avvicina spesso a quel confine: dove la sofferenza non ha ancora nome, dove le parole mancano o fanno male, dove il senso sembra sfumare.
È lì che credo cominci il lavoro terapeutico: a partire dall’esserci, con ascolto, con misura, con il rispetto necessario a sostenere, senza invadere, una delicata trasformazione.
Non esistono strade uguali per tutti. Ogni percorso è singolare, come singolare è la storia di chi sceglie di intraprenderlo.
Mi lascio guidare dalla domanda del paziente, anche quando è fragile o contraddittoria, per accompagnare ciascuno nella propria direzione della cura.
La psicoterapia, come ogni viaggio autentico, non offre scorciatoie. Ma può aprire uno spazio nuovo: di contatto, di verità, di vita.
Ricevo adolescenti, giovani adulti, adulti e anziani, che attraversano momenti di dolore, crisi, smarrimento, cambiamento o che sentono il desiderio di conoscersi in profondità.
Formazione:
Mi sono formata presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e l’Università degli Studi di Pavia, dove ho discusso la tesi sui disturbi del comportamento alimentare, con il professor Massimo Recalcati come relatore.
La mia esperienza clinica si è sviluppata presso l’Ospedale Fatebenefratelli, l’associazione Jonas e diversi centri diurni.
Ho lavorato a contatto con le fragilità adolescenziali, i disturbi del comportamento alimentare, la tossicodipendenza e i comportamenti antisociali, confrontandomi direttamente con la clinica del disagio contemporaneo.